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Il Risveglio
Pentecostale
in Italia |
di Roberto
Bracco
Capitolo 7:
Sviluppo regionale
Italia meridionale
1. Introduzione
2. L'Opera
in Campania
2a. Napoli
e provincia
2b. Caserta
e provincia
2c. Benevento
e provincia
2d. Avellino
e provincia
2e. Salerno
e provincia
3. L'Opera
in Lucania
4. L'Opera
in Puglia
5. L'Opera
in Calabria
1. Introduzione
In
questa regione il risveglio pentecostale ha avuto uno
sviluppo rapido e meraviglioso, tanto più significativo
in quanto più ostacolato da un sentimento di
tradizionalismo religioso, fanatico e superstizioso, che
domina le popolazioni campane.
Napoli è conosciuta in Italia come la città del
bigottismo esaltato, e la provincia e la regione che la
accolgono non le sono seconde in questo oscuro primato.
Lo Spirito di Dio, però, ha saputo frantumare le
resistenze naturali; per imporre, in maniera
soprannaturale il piano divino della salvezza.
Anche in questa zona Iddio ha operato senza uso di grandi
mezzi, allargando la luce e la potenza della Sua Parola
mediante il lavoro umile, ma fedele dei Suoi figliuoli.
2. L'Opera
in Campania
2a. Napoli
e provincia
La comunità di Napoli ha,
in relazione alle molte altre numerose comunità d'Italia,
un'origine recente; infatti soltanto nell'anno
1931 il fratello U.
N. Gorietti, della
comunità di Roma, per ragioni inerenti alla sua
attività laica, venne in contatto con diversi
artigiani napoletani, ai quali rese ripetutamente
testimonianza dell'Evangelo.
Il messaggio
cristiano non fu subito accettato e bisognava
aspettare il
gennaio del 1933
per vedere la
maturazione del primo frutto.
Il 15 gennaio del 1933,
per interessamento dei fratelli Pagano,
allora residenti a Caserta, il fratello
Salvatore
Anastasio presenziò, per
la prima volta, ad una riunione di culto a Caserta
e fu potentemente visitato dal Signore.
Da
quella data memorabile il progresso della
comunità partenopea è stato costante.
I
fratelli Aurelio Pagano
e
U. N. Gorietti
curarono amorevolmente la nascente comunità fino all'epoca
che fu costituito conduttore il fratello S.
Anastasio, che quasi dalle
origini è rimasto pastore della Chiesa.
Nel 1945 la
Parola di Dio fu portata a Pompei
dal fratello S. Vangone
dimesso da un sanatorio nel quale aveva ricevuto il
messaggio della salvezza da un credente della
comunità di Roma a nome U.
Fiore.
Il
fratello Vangone fu sollecitamente affiancato da
diversi fratelli della comunità di Napoli nel
suo lavoro evangelistico e così fu
fondata la comunità di Pompei.
Da Pompei e da Napoli,
in un'attività evangelistica in collaborazione,
furono vittoriosamente raggiunte molti comuni vicini
e nel 1949 fu
aperto un locale di culto a Torre
Annunziata, nel
1950 a
Boscoreale e
Boscotrecase, nel
1954 a
Gragnano e
nel 1955 a
Sorrento.
Nel contempo la sorella
Cristina Brancaccio,
proveniente da New York, recava la
testimonianza nei comuni di Poggiomarino,
Sarno e
Siano ed anche in questi, con
la collaborazione della comunità di Napoli,
venivano costituite delle comunità.
Da Pompei il
messaggio raggiungeva anche Castellammare
ove nel luglio 1956
veniva aperto un locale di culto.
La comunità di Napoli
raggiungeva anche la località vicina di Secondigliano,
Afragola,
Caivano,
e Frattamaggiore; in tutte queste
località sorgevano gruppi di credenti quale
risultato del lavoro di diversi fratelli della Chiesa
di Napoli e, in particolare, del lavoro dei coniugi Pagano
per le due ultime località.
Un altro comune raggiunto
dalla predicazione cristiana è stato quello di Portici.
L'ammissione che
faccio separatamente è giustificata dal
lusinghiero progresso di questa comunità, che in
maniera rapidissima ha raggiunta una solida
posizione numerica.
Anche questa chiesa
rappresenta il frutto dell'attività
evangelistica della Chiesa di Napoli.
La testimonianza fu proclamata dalla
sorella M.
Izzo residente
a Portici, ma le
riunioni di evangelizzazione furono iniziati nel
1946 a
cura della Chiesa di Napoli.
La predicazione raggiunse
ben presto Resina,
comune confinante, ed oggi i credenti dei due comuni
formano una fiorente comunità presieduta dal
fratello S. Sereno.
2b. Caserta
e provincia
Se
nella provincia di Napoli l'Opera ha un'origine
recente, in quella confinante di Caserta l'origine
risale al 1923,
data nella quale il fratello V.
De Matteis si recò, dagli
Stati Uniti, in una località periferica della
città di Caserta; egli stesso fu il primo conduttore
della nascente comunità presieduta oggi dal fratello
F. Consoli.
Il
messaggio della verità è stato poi proclamato a S.
Andrea del Pizzone
ove giunsero nel 1952 i fratelli
Iannucci
provenienti dagli Stati Uniti; Riardo,
evangelizzato dal fratello P.
Rozzi della Chiesa di
New Castle; Santa Maria a Vico,
ove la testimonianza è stata recata dal fratello Diglio, pastore
di una delle chiese di New York.
Anche
nei comuni di Maddaloni,
Marcianise e Montedecoro si
sono costituiti gruppi di fedeli.
2c. Benevento
e provincia
Anche l'Opera nel beneventano ha
avuto un progresso rapido e rigoglioso che si è però
manifestato soprattutto dopo l'anno
1940.
Già precedentemente erano
state costituite le comunità di Montesarchio,
Paolisi e
Rotondi; la prima curata dall'instancabile
fratello Aniello Mataluni,
rappresentava sin dal 1925-26
una delle più vive d'Italia.
Da questa comunità la testimonianza fu allargata
oltre la provincia e la regione.
Nel
1940, però, ad opera della
Chiesa di Altavilla Irpina, si convertì il
fratello V. Giannuzzi
che recò la testimonianza nella città di Benevento.
Molti aprirono il cuore per accettare la verità e,
fra questi, i numerosi membri della famiglia Fragnito.
Si costituì ben presto una comunità presieduta, in
un primo tempo dal fratello Vincenzo
Caruso di Altavilla
e successivamente dal fratello Raffaele
Fragnito. L'attuale pastore
è il fratello V. Giannuzzi.
Da Benevento fu
portata la testimonianza a Ponte
sin dal settembre 1945 e
fra i primi convertiti furono i fratelli C.
Borzillo e G.
Guglielmucci, successivamente
collaboratori in quest'opera.
Nel 1947 fu evangelizzato Pastene
di Benevento a cura del
fratello R. Fragnito e
successivamente la località vicina, S.
Nicola.
Anche Torre
Pagliara (BN) fu evangelizzata dai
fedeli di Altavilla, mentre Castelpoto
e
Pontelandolfo furono raggiunte
dalla testimonianza nel 1948, a
cura della comunità di Benevento.
Pietraroia fu evangelizzata
dal defunto A. Rubbo
che aprì in questo comune anche un locale di culto.
Anche il fratello G.
Saginario si è lungamente
affaticato, durante il suo soggiorno in Italia, all'evangelizzazione
di questa provincia.
Oggi il fratello Enrico
Fragnito, della Chiesa di
Benevento, cura gruppi e attività evangelistiche
nelle seguenti località: Acquafredda,
Pietralcina, San Giorgio del Sannio, San Giorgio La
Molara, San Marco dei Caoti.
Mentre il fratello V.
Giannuzzi pastore di
Benevento cura Altavilla,
Bagnara,
Pastene,
Perrillo.
Altre comunità curate
localmente, o a mezzo della Chiesa di Benevento, sono
segnalate ad Apice,
Bonea,
Buciano,
Buonalbergo,
Molinara,
Paduli,
Pannarano,
Rotondi,
San Bartolomeo,
San Bartolomeo in Galdo,
Serino Troiano,
S. Salvatore Telesino.
2d. Avellino
e provincia
Nella provincia di Avellino
le prime comunità hanno conosciuto il lavoro fedele ed
umile dei fratelli A. Cavaliere
e S.
Pizza.
Montella e
Nusco possono essere considerate
fra le prime comunità della provincia.
In seguito, però, anche
altri hanno dato la più valida collaborazione per il
progresso dell'Opera.
Nel 1940 fu evangelizzato,
a cura dei fratelli di Tagliabosco,
il fratello Stefano Tassa,
che, dopo una prolungata resistenza, arrese il
proprio cuore alla Parola di Dio.
Egli proclamò, in mezzo alle più dure persecuzioni,
il messaggio dell'Evangelo a Cassano,
ove però soltanto nel 1947 fu
possibile iniziare delle regolari riunioni di
evangelizzazione. I fratelli A.
Del Sordo,
S. Pizza e
A. Cavaliere
curarono con dedizione lo sviluppo di quest'opera.
In seguito il fratello S.
Tassa unitamente al
fratello A. Del Sordo
iniziarono una efficacissima attività evangelistica
e nel 1949
recarono la testimonianza nel comune di Montemarano
ove si convertì il fratello O.
Aurilia ed oltre
trenta dei suoi familiari.
Oggi questa comunità è in fase di rigoglioso
sviluppo.
Successivamente
evangelizzarono San Gesualdo
costituendo quale conduttore della nascente comunità
il fratello G. Iuliano
che, unitamente ad un altro fratello, portò, in
seguito, la testimonianza nei comuni di Friggente,
anno 1952;
Sturno,
anno 1952 e
Fiorentino,
anno 1953.
Intanto i fratelli S.
Tassa e A.
Del Sordo, sempre in
collaborazione, raggiunsero anche Sant'Angelo
dei Lombardi e
Castelvetre, ove in mezzo alle
lotte, si costituirono due gruppi di fedeli.
Un po' più lontano, e cioè
a Cairano,
fu costituita sin dal 1933
una piccola comunità. Questo comune fu evangelizzato
dal fratello G. Santoro
proveniente da Pittsfild. Sin
dal 1934 è conduttore di
questa comunità il fratello A.
Mescia.
Nel 1938 ad opera del
fratello P. Scrima di
Nusco fu recata la testimonianza a Lioni,
ove successivamente si manifestò un vivo risveglio
spirituale che portò alla conversione di molte anime.
Dai credenti di Lioni
la testimonianza fu recata a Teora,
ove oggi c'è una comunità presieduta dal fratello P.
Ferrara,
a
Silici,
a
Caposele ove ci sono gruppi
di fedeli.
Nel 1953, sempre a cura
della Chiesa di Lioni, è stato evangelizzato il
comune di Torella dei Lombardi.
Nel 1930 evangelizzato dal
fratello A. Mataluni,
si convertì il fratello Giuseppe
Capuano ed ebbe inizio con
lui l'opera in Cervinara.
Egli,
in collaborazione con molti fedeli italiani e
statunitensi, recò la testimonianza in un numero
notevole di comuni della provincia e di altre
province.
In alcuni luoghi l'opera fu fondata per la sua
testimonianza, mentre in altri egli è stato
soltanto collaboratore in un servizio comune.
Comunque egli segnava le
seguenti località raggiunte dalla sua attività ed
evangelizzate in mezzo alle persecuzioni: Paduli,
anno 1941;
Apice,
anno 1942;
Montecalvo,
anno 1944;
Buonalbergo,
anno 1946;
Castelfranco,
anno 1947;
Foggia,
anno 1948;
Bovino,
anno 1948;
Sannicandro,
anno 1949;
Montefalcone,
anno 1949;
Ariano Irpino,
anno 1945;
Airola,
anno 1955;
Cicciano,
anno 1955;
Camposano,
anno 1956.
Altre località della provincia
di Avellino ove esiste l'Opera pentecostale sono Andretta,
Bagnoli,
Conza,
Sant'Angelo a Scala,
Scampitella,
Valle delle Mole.
2e. Salerno
e provincia
Nella provincia di Salerno,
la testimonianza delle risveglio pentecostale fu
recata da un credente della comunità di Roma,
che convertitosi nel 1923
evangelizzò nell'anno seguente il comune di Ogliara,
suo paese nativo.
Questo
fratello di nome Camillo
Russo fu lo
strumento della conversione dei fedeli di Ogliara,
fra i quali i fratelli Attilio
ed
Aurelio Pagano.
Nel 1928 lo stesso fratello
Camillo Russo si
recò su richiesta del fratello A.
Morra, che si trovava
negli gli Stati Uniti, a Roccadaspide
per visitare F. Poto che
era stato evangelizzato dal Morra stesso a mezzo di
contatti epistolari.
Il fratello Poto,
che aveva già accettato il messaggio espresso per
lettera, aprì il cuore all'opera diretta di
evangelizzazione compiuta dal fratello Russo.
Costituita la comunità di Roccadaspide, i
fratelli Poto e Russo
raggiunsero Matinella
ove nel 1931 si
ebbero le prime conversioni.
I primi conduttori di queste comunità furono il
fratello Poto
per Roccadaspide e
il fratello A. Palladino
per Matinella.
Successivamente, e con l'accrescersi di queste chiese,
furono effettuati dei mutamenti ed oggi mentre la Chiesa
di Roccadaspide è curata dal
fratello M. Gorga,
quella di Matinella è
curata dal fratello Giuseppe
Montano che, unitamente ad
altri fratelli della zona, ha portato la
testimonianza anche nelle seguenti località: Castelcivita,
Moio della Civitella,
Altavilla Silentina ed
Albanella.
In altra zona della
provincia la testimonianza fu recato dal fratello Carmine
Calvino che, di ritorno
dall'Argentina dove aveva accettato il messaggio
della verità, fondò la comunità di Polla,
suo paese nativo, nell'anno
1928.
Nel 1950 la sorella Angelica
Romanelli di Brooklyn,
in collaborazione con la sorella Pulis e
il fratello G. Saginario, tutti
provenienti dagli Stati Uniti, fondarono le
comunità di Sassano e
Montesano.
Nel 1952 il fratello O.
Lettieri di Corona, N.Y.,
fondò la comunità di Ropano;
mentre nel 1949
era stato costituito il piccolo gruppo di Atena
Lucana ad opera di un altro
fratello proveniente dagli Stati Uniti a nome Mango.
Nel 1953 la sorella Anna
Postiglione di Brooklyn,
dopo aver evangelizzato alcune zone delle Puglie,
recò la testimonianza e costituì un gruppo in Sala
Consilina.
A Salerno
città, la testimonianza fu portata originariamente
dal fratello S. Di Martino di
Ogliara e, successivamente, fu ribadita dalla
sorella C. Galdi proveniente
dagli Stati Uniti, però un risultato concreto fu
visibile soltanto in seguito all'attività
evangelistica della sorella Maria
Italiano di Jersey City,
coltivata in seguito dal fratello F.
Toppi della comunità
di Roma, che fu il primo conduttore della giovane
chiesa, oggi presieduta dal fratello A.
Monetti.
Nel 1953 la testimonianza
fu recata a Nocera Inferiore
dal fratello L. Figliuolo di
Siano.
In seguito, mediante la collaborazione dei fratelli Vitaliano
Oleano e C.
Monetti, si verificò un
lusinghiero sviluppo ed oggi anche questa comunità
è curata dal fratello A.
Monetti.
La testimonianza è giunta
in maniera provvidenziale, a mezzo del fratello A.
Monetti, anche a Pagani
ove attualmente esiste un gruppo di credenti.
Altre località raggiunte
nel salernitano sono Rofrano,
San Mango Piemonte e
Sacco.
Come
appare chiaramente dagli scheletrici appunti di questa
testimonianza, anche la Campania può essere annoverata
tra le province infiammate dalla testimonianza della
Pentecoste.
3. L'Opera
in Lucania
La
prima chiesa della Lucania fu quella della città
di Matera,
fondata precedentemente alla prima guerra mondiale e
cioè nel 1914 a
mezzo della testimonianza recata da New York
dal fratello A. Plasmati e
per la missione della sorella Giuseppina
Zollo proveniente
dagli Stati Uniti.
Il fratello Pietro Ottolini e,
dopo, il fratello Giacomo
Lombardi, collaborarono in
questa attività missionaria caratterizzata da una
potente manifestazione spirituale.
Successivamente questa chiesa fu visitata dal
fratello Felice Li Santi di
Toronto (Canada) e i fedeli aumentarono
notevolmente per la conversione di molti parenti di
questo fratello.
Oggi questa chiesa è una delle più numerose d'Italia
ed è presieduta dal fratello V.
Vitulli.
Dai
fedeli della Chiesa di Matera, in epoche diverse,
la testimonianza è stata recata anche nei comuni di Colobraro,
Ferrantina,
Gannano,
Grassano,
Grottole,
Miglionico,
Paolono,
Pisticci,
e
Tursi.
A Montescaglioso,
invece, esiste una comunità presieduta dal fratello Vito
Leonardo Avena.
Dall'anno
1950, dalle sorelle Anna
Postiglione e
Concetta di Palo, provenienti
da New York, è stata recata la testimonianza nei
comuni di Montemilone e
Palazzo San Gervasio.
Il fratello Leonardo Avena è
stato, ed è, il conduttore di questi due gruppi.
Il
medesimo fratello recò in seguito, e cioè nel
1953, la testimonianza a Minervino
Murge (Bari), ove si è
costituito un altro gruppo.
Altri due gruppi sono sorti nella provincia di
Potenza quale risultato dell'attività
evangelistica del fratello Sangiacomo
Levieri proveniente dal
Belgio; il primo nel 1952 a
Satriano Lucano, ed il secondo nel
1954 a
Tito.
Nel
1955 ad opera del fratello Rocco
Langone, evangelizzato
dalla Levieri, si è costituito un gruppo a Savoia.
Nel
1928 il fratello A.
Trafficante fu evangelizzato,
per la prima volta, a mezzo corrispondenza, da
una sua sorella convertita negli Stati Uniti; nel
1934 il fratello M.
Andrisani confermò di
persona questa testimonianza, ma soltanto nel
1949 il Trafficante,
in occasione di una successiva visita di del fratello
Andrisani,
fu illuminato per accettare la verità. Finalmente nel
1950, in coincidenza anche di
una visita dagli Stati Uniti dalla sorella
Trafficante,
fu costituita la comunità di Rionero
in Volture; da questa
comunità nell'anno 1953
furono raggiunti i comuni di Barile
e
di
Atella.
4. L'Opera
in Puglia
La sorella
Zollo, proveniente
dagli Stati Uniti, fondò anche la Chiesa di Ginosa
che tenne, nell'anno 1914,
il primo numeroso servizio battesimale; verso la
medesima epoca per la strumentalità della stessa
sorella, fu recata la testimonianza a Palagianello.
Nel
1947 la
sorella Lucia Romano, anche
lei proveniente dagli Stati Uniti, portò la
testimonianza e fondò le comunità di Castellaneta
e
Taranto.
Da
Taranto, successivamente, l'opera si estese a Fragagnano,
Massafra e
Palagiano a cura del
fratello A. Santoro,
primo conduttore della comunità. Anche la sorella
Agrusti di
Albany, N.Y., e sua
figlia hanno collaborato
al servizio del Signore in questa zona.
Anche
le contrade Masseria e
Statte sono state evangelizzate
dalla chiesa di Taranto nel 1951 e
1955.
Queste ultime località vengono curate dall'attuale
pastore della comunità di Taranto S.
Zucchi, già della Chiesa
di Roma.
Anche
a Mottola
esiste una comunità pentecostale.
Nella
provincia di Foggia la testimonianza giunse
primieramente a mezzo lettere; la
famiglia Jannelli dagli
Stati Uniti evangelizzò i propri congiunti di Troia.
Nel 1926, di
ritorno dagli Stati Uniti il fratello G.
Lizzi confermò
verbalmente la testimonianza che per molti anni,
però, non ebbe nessun progresso; la persecuzione
riuscì in quel luogo a soffocare lo sviluppo della
predicazione.
Al
termine della persecuzione, però, sia il
fratello G. Lizzi
che G. Jannelli
presero animo, il primo per continuare la propria
attività evangelistica e il secondo per
accettare interamente la testimonianza e così nel
1946 fu fondata
chiesa di Troia
che si avvalse notevolmente per la propria
edificazione del ministerio del fratello S.
Anastasio,
pastore della Comunità di Napoli.
Nel
1947 fu recata la prima
testimonianza della città di Foggia ad
opera del fratello R.
Bonfitto.
In seguito i fratelli G. Lizzi,
G. Capuano e
A. Di Gennaro
ribadirono la testimonianza predicando il messaggio
pentecostale soprattutto nell'ambiente evangelico. Il
fratello V. Mobilia fu
il primo ad esperimentare il battesimo dello Spirito
Santo e per un tempo fu il conduttore della
nascente comunità.
Fu
anche fondata una chiesa a Lucera
mediante l'attività del fratello F.
Giancaspero di Triggiano, A.
Mataluni di Montesarchio, G.
Lizzi di Troia.
Successivamente,
mediante l'attività dei fratelli A.
Di Gennaro, G.
Lizzi e diversi semplici
fedeli del foggiano, uniti anche a collaboratori di
altre località, furono fondate le chiese di Pietra
Montecorvino,
San Paolo Civitate,
San Marco La Catola,
Casalvecchio,
Casalnuovo,
Torremaggiore,
Bovino.
La
Chiesa di San Severo
invece fu fondata nel 1951
dal fratello M. Donatacci di
ritorno dagli Stati Uniti.
Tutte queste opere sono state particolarmente curate
dal fratello A. Di Gennaro di
Troia ed oggi vengono curate in gran parte dal
fratello G. Lizzi e G.
Ferri di Ponzano del
Tronto.
Nel
foggiano sono stati evangelizzati, in questi ultimi
anni, anche i comuni di Angelona,
Ascoli Satriano,
Borgo Mezzanorie,
Cerignola,
Ortanova,
San Ferdinando e
Stornarella, tutti curati dal
fratello D. Patruno.
Nel
1948, soprattutto per opera del
fratello Saverio Auciello, proveniente
dagli Stati Uniti, fu fondata la comunità di Anzano e
da questa l'Evangelo fu portato nel
1950 a
Scampitella, comune già
evangelizzato nel 1938, ma con tragico risultato:
il fratello Giovanni Simone fu
selvaggiamente ucciso da mano criminale.
Le comunità di Anzano e Scampitella,
vengono curate dal fratello E.
Auciello.
L'Opera
nella provincia di Bari ebbe inizio oltre
trent'anni fa.
Probabilmente la prima comunità fu quella di Triggiano,
fondata dal fratello Nicola
Giancaspero proveniente da
Chicago.
Il primo pastore fu il fratello Francesco
Giancaspero e rimase non
soltanto quale conduttore di questa comunità, ma
anche quale dirigente di quella zona. Tra i primi
convertiti ci fu anche il fratello Lattanzio
che in seguito, e cioè nel 1949,
fondò la comunità di Carbonara.
Il fratello di Giancaspero,
spinto a Bari da
ragioni di lavoro, fondò la Chiesa di quella
città nel 1935.
Intanto
nasceva, nel 1924, l'Opera
di Modugno
come risultato dell'attività evangelistica del
fratello Vito Carità proveniente
dal Canada e nel 1925
quella di Noci
fondata dal fratello V.
Trisolini proveniente
dagli Stati Uniti.
Nel
1926 ad opera di O.
Lippolis, in visita in
Italia (anch'egli proveniente dagli Stati Uniti
), fu evangelizzato Alberobello.
Il seme, però, rimase sterile fino all'anno 1949. I
fratelli Mancini,
Binotti e
Grassi,
unitamente alla fratello Graziani,
giunto dagli Stati Uniti e, successivamente, al
fratello Giancaspero
riuscirono in quell'anno a raccogliere i primi frutti
del lavoro cristiano.
Nel
contempo una sorella della Chiesa di Bari si
spinse a Capurso ed
evangelizzò con successo quel paese nel
1939.
Nel
1933 il fratello Ferrucci,
di ritorno da New York, evangelizzò la nativa
Corato,
coadiuvato in seguito dai fratelli R.
Selvarolo di Andria e
D. Tedone di
Ruvo. Nel 1951-52
questa comunità ebbe un prosperoso risveglio
spirituale per il ministerio del fratello Mauro
Nesta di Rochester.
Oggi la Chiesa è presieduta dal fratello P.
Torelli.
Nel
1932 il fratello R.
Selvarolo, dopo aver
accettato l'Evangelo predicatogli da una semplice
sorella della comunità di Roma e dopo aver
frequentato per breve tempo la Chiesa di questa
città, fece ritorno alla nativa Andria e
recò la testimonianza dell'opera di Dio. Si
costituì una comunità che si sviluppò notevolmente
intorno al 1950.
Il
fratello R. Selvarolo
recò anche il messaggio della salvezza a Barletta (ove
ebbe collaboratore il fratello V.
Riepoli) e Minervino,
intorno all'anno 1934.
Nel
1934 fu anche fondata la Chiesa
di Ruvo
dal fratello D. Tedone proveniente
da New York e già membro della Chiesa presieduta
dal fratello Silvio Margadonna.
Nel
1936 il fratello M
Curci convertitosi
nella città di Bari, durante il servizio
militare, ritornò a Trani
suo paese nativo e fondò la comunità di quella
città.
Da
Triggiano due semplici credenti recarono anche la
testimonianza a San Michele e
Casamassima.
Anche
Bitonto è
stata recentemente raggiunta con successo dai
fratelli di Corato, di Barletta e di Bari che
hanno sviluppato il lavoro svolto dal fratello Michele
Scelsi di Endicoot
che nel 1955
recò la testimonianza in questo paese.
Nel
1952 il fratello Ancona, proveniente
dagli Stati Uniti, raggiunse la nativa Altamura
ove per molti anni c'era stata una sola famiglia e
suscitò un risveglio che si concluse con la
costituzione di una comunità.
Gravina
di Puglie fu raggiunta dal
risveglio pentecostale che fu accettato da un gruppo
di avventisti ivi esistenti.
Nella
provincia di Bari si trovano altri gruppi a Bitetto,
Gioia del Colle,
Grumo, Mola, Monopoli, Santerano e
Valenzano.
5. L'Opera
in Calabria
Anche in questa regione l'Opera ha un'origine remota:
nell'ottobre 1919 il
fratello Giacomo Lombardi,
nuovamente in missione in Italia, si recò a Bruzzano
Zeffirio (Reggio Calabria)
per portare il messaggio della salvezza. Antonino
Praticò, unitamente a
tutta la sua famiglia, accettò la Parola di Dio e si
costituì così il primo gruppo di fedeli nella
provincia di Reggio Calabria.
Il
fratello Lombardi,
proseguendo la propria attività, si spinse, due mesi
dopo, dicembre 1919, a
Badia
ove i fratelli Maisano e
molti altri accolsero entusiasticamente la verità
dell'evangelo.
Nelle campagne di Badia lavoravano, in quei giorni,
molti agricoltori di Ferruzzano
che ebbero così l'opportunità, fra
la fine del 1920 e il principio del 1921,
di ricevere la testimonianza che aprì una porta all'evangelizzazione
di questo paese che fu raggiunto con successo dai
fratelli di Badia.
Da
Ferruzzano, nel 1931,
la Parola di Dio fu recata a Melito
Porto Salvo ove si costituì
una piccola comunità.
Nel
1952, sempre da Ferruzzano,
la testimonianza fu portata dalla sorella Paola
Tedesco nella città di Reggio
Calabria ed il messaggio
del risveglio pentecostale fu primieramente accettato
da un gruppo di evangelici. Fu costituita una
comunità ed aperto un locale al culto.
Da
Reggio il risveglio si allargò fino a Sbarre,
località periferica della città, e fu poi portato,
per la strumentalità del fratello G.
Ielo, a S.
Stefano di Aspromonte,
ove nel 1954 fu
costituita una piccola comunità.
nel
1932 di ritorno da Corona N.
Y., giunse in Italia il fratello Giuseppe
Femia ed evangelizzò Gioiosa
Marina ove si convertì suo cugino
Vincenzo Femia
assieme a molti altri.
Da
questi la testimonianza si allargò nelle contrade
vicine e in pochi anni furono raggiunte
vittoriosamente Asparmo,
Mammola,
Martone,
Santabarbara,
San Giovanni ed
altre piccole località.
Intanto, a mezzo di alcuni fedeli di Ferruzzano,
la testimonianza giunse ad Africo,
comune quasi inaccessibile del reggitano. Iddio
manifestò in quella località ritenuta moralmente
equivoca la Sua potenza salvatrice, chiamando un
popolo numeroso ed entusiasta in questo paese.
Successivamente questa comunità fu costretta al
trasferimento dal terribile alluvione che distrusse
il comune di origine. Oggi la fiorente chiesa, con un
locale di culto proprio, trovasi ad Africo
Nuovo ed è presieduta dal
giovane pastore Andrea Palamara.
A Cittanova,
nell'anno 1933,
sorse una comunità presieduta, per alcuni anni, dal
fratello A. Berlingeri
che, di ritorno dagli Stati Uniti, recò la
testimonianza cristiana. Da questa comunità,
soprattutto ad opera del fratello D'Agostino,
fu portata la testimonianza in altre località. Oggi
vi sono comunità a Gerace
Superiore,
Laureana di Borrello,
Gioia Tauro,
San Ferdinando,
Taurianova,
e
Zoira Gerace.
Queste località hanno conosciuto oltre all'attività
ministeriale del fratello D'Agostino
anche quella della sorella Grazia
Morabito e del fratello G.
Rao.
Il
fratello D'Agostino ha
recato la testimonianza in molti altri comuni
della provincia di Reggio e in alcuni della
provincia di Catanzaro e Cosenza; posso segnalare:
Falconara Albanese,
S. Fili (Cosenza),
Serra San Bruno (Catanzaro),
Delianova,
Paola,
Melicucca,
Polistena,
Cinquefrondi,
Varapodio,
Bovalino,
Ardore,
Locri,
S. Cristina.
Nella
provincia di Reggio mi vengono segnalati anche
due gruppi nei comuni di Brancaleone
e
San Nicola di Caulonia. Il
primo curato dalla comunità di Reggio Calabria e
il secondo dal fratello Pasquale
Maiolo.
Nella
provincia di Catanzaro l'Opera ha un'origine
ancora più remota di quella della provincia di
Reggio; infatti al principio del
1915 il fratello Giuseppe
Parrotta di Chicago
evangelizzò con qualche successo, San
Pietro Magisano, frazione del
comune di Vincolise.
Nel
gennaio 1926 di ritorno da
Reading, ove si era convertito allEvangelo,
il fratello Domenico
Fulginiti recò la
testimonianza la sua nativa Gasperina,
ove si costituì una comunità presieduta da lui.
Il
fratello Fulginiti
nell'anno 1940
evangelizzo il fratello V.
Piacente di San
Vito sullo Jonio e da questo ne
nacque la comunità di questo paese della provincia
di Catanzaro.
Nel
1943 a mezzo di un confinato
estraneo al nostro Movimento, giunse la testimonianza
a Satriano.
Si costituì un gruppo presieduto inizialmente dal
fratello Battaglia e
successivamente dal fratello Spinzo.
Da
questo comune la Parola del Signore fu recata a Davoli
ove oggi c'è una piccola comunità presieduta dal
fratello L. Scicchitano.
Nel
1947 il fratello Francesco
Rauti dopo aver fatta l'esperienza
della salvezza nel seno della comunità di Andria
fece ritorno al suo paese, Chiaravalle
Centrale, e iniziò la
predicazione dell'Evangelo. Gli ostacoli furono
abbattuti dalla potenza di Dio e anche lì si
costituì un gruppo di credenti.
Da
questo paese la testimonianza fu portata con
successo nei comuni di Gagliato e
Argusto.
Quasi nello stesso periodo, e cioè nell'anno
1946, la sorella Albina
Vaccaro, salvata nel
seno della comunità di Roma, recò la
testimonianza alla sua nativa Casabona
ove il Signore chiamò e salvò molte donne. Questa
comunità fu curata per un periodo di alcuni anni dal
fratello D. Fulginiti e
successivamente dal fratello F.
Toppi.
In questi giorni il gruppo è stato visitato da un
glorioso risveglio spirituale che lo ha notevolmente
accresciuto. Il fratello F. Rauti lo
visita regolarmente.
Nel
1955 il fratello Rauti
incominciò una profonda opera di evangelizzazione
nella cittadina di Crotone
ove trovavasi una famiglia che aveva udita la
testimonianza nella comunità di Paternò (Catania).
La missione del fratello Rauti è stata coronata dal
più lusinghiero successo, perché la potenza di Dio
ha operato in salvezza ed un cospicuo gruppo si è
già costituito in questa località.
Anche Rocca di Neto è
stata raggiunta ed evangelizzata dal fratello F.
Rauti.
Nel
1934, proveniente da Pasadena,
California, il fratello Bruno
Maiolo recò la
testimonianza dell'evangelo nella nativa Ragonà
ove si convertì il proprio fratello Pasquale e
successivamente fondò una piccola comunità in
questo comune che verso il
1946 recò la testimonianza a Fabrizia.
Nello
stesso anno la testimonianza
giunse da San Giovanni in Fiore a Caccuri
ove si costituì una comunità presieduta sin dall'origine
dal fratello A. Campisi.
Il
fratello F. Provenzano,
di ritorno dagli Stati Uniti dopo la seconda guerra
mondiale, fondò le piccole comunità di Filadelfia
e
Polia.
Nella
provincia di Cosenza la testimonianza cristiana
fu recata da due fratelli statunitensi a nome D.
Morelli e
C. Chiappetta;
ma il loro generoso lavoro, nell'anno
1927, non produsse un risultato
spettacolare, ma soltanto la conversione del fratello
Carmine Ponzio di
Castrolibero e il fratello Silvio
Greco di Marano
Marchesato. Queste due neo-convertiti, però,
anche dopo la partenza del Chiappetta e del Morelli,
continuarono a proclamare il messaggio della verità
e nel 1929 si
costituì un discreto numero di credenti in Castrolibero.
Il
fratello Aiello,
prima nel 1949, e
poi con maggiore successo nel
1952, recò la testimonianza in Colosimi
ove si costituì anche una comunità.
Nel
1945 si era intanto costituita
una piccola comunità in Laino Borgo
per la strumentalità del fratello Generoso
Gersomino che si era
convertito ad Apice (Benevento) ove era giunto
incidentalmente, in conseguenza del crollo e dello
sbandamento dell'esercito italiano nel quale egli era
incorporato alla data dell'armistizio del settembre
1943.
Nel
1949 il fratello G.
Longo, proveniente
dagli Stati Uniti, fondò una piccola comunità
in Rogiano Gravina e
un credente già della comunità di Roma recò verso
il 1951 la testimonianza a Cerchiara,
ove più tardi, con la collaborazione dei fratelli G.
Roma e L.
Aiello, fu costituito un
gruppo di credenti.
Nel
1949 il fratello F.
Gallina di Deaborn
costituì un gruppo di credenti in Amantea,
mentre un altro gruppo sorgeva a Luzzi ad
opera dell'attività evangelistica del fratello A.
Benvenuti di Paterson.
Nel
1947 il fratello Fedele
Lancellotta di New York,
fece ritorno alla nativa Belvedere
Marittima e fondò una
comunità.
Altre comunità sono sorte in Serra
Pedace,
Santalliterata,
Petrosa,
Trifarsi,
Demetrio Corona, oltre a quella di
Cariati,
fondata dalla sorella P.
Trimarchi di Ferruzzano,
quella di San Giovanni in
Fiore che si è sviluppata
soprattutto per la collaborazione dei fratelli F.
Fortunato di Philadelphia,
L. Aiello, B.
Conforti e D.
Fulginiti.
Per chiudere voglio ricordare l'eroica attività
missionaria della sorella M.
Caruso di Detroit
che evangelizzò la nativa Rosarno (ove
la testimonianza era stata già recata dal fratello P.
D'Agostino).
Nel 1947 in
quel comune furono amministrati i primi trenta
battesimi.
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